martedì 29 settembre 2009

IL FUTURO E' NEI NOSTRI RAGAZZI

Queste sono le soddisfazioni della vita, o quanto meno una parte della vita. Quando tu parli a dei ragazzi di 15 anni e sai che ti stanno ascoltando, che stanno facendo tesoro di quel che stai dicendo, allora hai fatto centro nel tuo disegno. E' quello che è successo Sabato scorso nell'incontro che ho avuto coi ragazzi del mio gruppo e che ho fatto condurre al mio amico Tony Cirnigliaro. Caro Tony, hai proprio fatto centro. Siccome i blog sono come delle agende personali che restano per tuta la vita, io voglio pubblicare una conversazione che è avvenuta su facebook iniziata da Ilenia nella mia bacheca. Grazie a te Ilenia e grazie anche a te Tony. Se qualcuno volesse aggiungere commenti lo può fare clikkando in commenti.

Ilenia Ruffino:
"Hey catekista ihi...passav di qui x caso ma dato ke ci sono...ci tenev a dirti ke ho riflettuto sull'incontro di ieri e solo adesso credo di aver capito la sua importanza..dopo tutte le parole vanno ascoltate bene e custodite appunto x permetterci di r...itornarci e ragionarci..e capire finalment il vero significat ke si cela dietro ognuno di esse..beh in sintesi ti dico cioò ke m'è rimast..credo fermamente ke la mia generazione-compresa io ovviamente-ce ne freghiamo del mondo..del mondo ver..crediamo..o mejo..ci convinciamo ke esista solo qllo dell nostre 4mura e nn ci viene mai la voglia di sbirciare dall'altra parte...sarebbe così semplice..com prendere 1 sedia poggiarla a quel muro e..guardare oltre..sxo solo ke almen il nostro gruppo possa avere il coraggio di prendere qlla sedia..e finalmente accorgersi della realtà! e..graziee!!=)."
  • Pietro Santacroce: "Cara Ilenia, quello che sto, che stiamo cercando di fare, è proprio questo: io con Rita e con i nostri amici come avete ben capito, stiamo cercando di fare in modo che voi siate la generazione che non si lascia manipolare da nessuno e che decida da sola il suo futuro.

  • Tony Cirnigliaro: "Carissima Ilenia, siete la speranza... domani probabilmente avrai dimenticato tutto di quell'incontro, ma non devi mai dimenticare che per qualunque cosa, per qualunque dubbio, noi ci siamo e ci saremo. Ha detto bene Pietro: decidete voi il vostro futuro."

  • Enrica Odierna: "Grande ile...vedi piero? poi noi ragazzi siamo cos... Visualizza altro! Quando si parla con noi, mostriamo un atteggiamento totalmente indifferente a tutto ciò che viene detto, a tutto ciò che come dice Ilenia, sia "fuori dalle nostre 4 mura". Invece quelle parole, o quei semplici esempi pratici di Tony, ad esempio, vengono proiettati nella nostra mente, quando siamo soli, lontani dal resto della gente che spesso ci influenza nell'agire! Noi, ragazzi, abbiamo un mondo fantastico dentro...e abbiamo solo bisogno di persone che ci aiutino a tirarlo fuori con lo spirito giusto, con lo spirito di UN VERO cittadino!"

  • Ilenia Ruffino: "Ecco...proprio qllo ke intendevo io Enry=).,.magari nn è per tutti così ma...diciamo ke stiamo cercando..o almen io sxo di farlo..di rappresentare la maggior parte di noi..magari di qlli ke nn hanno il corraggio, il tempo..o semplicemte la voglia per dire la loro."

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domenica 27 settembre 2009

PAOLO VIVE



Paolo vive” . Era quello che c’era scritto in uno striscione, ieri alla manifestazione di Roma, del popolo delle agende rosse. Dov’è finita l’agenda rossa di Paolo Borsellino? Se lo Stato si decidesse a tirar fuori l’agenda rossa di Paolo, uscirebbe fuori tutto lo schifo della nostra Nazione. Che l’agenda sia rimasta intatta all’esplosione di via D’Amelio è sicuro ma qualcuno la tiene nascosta. La batteria di riserva del cellulare di Paolo è intatta, l’agenda che si trovava nella stessa borsa di cuoio non esiste più. Però, alcune foto testimoniano che all'epoca il capitano dei carabinieri Arcangioli, oggi colonnello, aveva la borsa in mano. Come mai la batteria di riserva è intatta e l’agenda non si trova!? Nel frattempo voglio dire ai mafiosi che si trovano in parlamento, in primisi Dell’Utrie e Andreotti forever, che se non l’avessero capito, PAOLO VIVE tra la gente e non è facile liberarsene facendolo scomparire assieme alla sua agenda rossa. E’ questione di tempo, la menzogna ha le gambe corte e prima o poi uscirete fuori dal parlamento. Ci sono delle suite meravigliose vicino quelle di Totò Riina e Bernardo Provenzano.



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mercoledì 23 settembre 2009

IL MIO EROE

Vedete quest'uomo? quest'uomo era stato definito dai poteri forti come l’uomo del più grande scandalo della repubblica. Lavorava per Falcone, studiava le intercettazioni e il lavoro che ha fatto è stato grandioso. Il suo lavoro è servito alla magistratura per fare incriminare molti mafiosi. Il suo errore più grande, è stato quello di lavorare per Luigi De Magistris sul caso Why-Not, dove vedeva poteri forti tipo Mastella indagato. E’ stato rimosso dall’incarico, gli hanno sequestrato il computer ed è stato definito dai sostenitori della destra un criminale.
Io, quando mi alzo la mattina, sono fiero di essere italiano perché c’è gente come Gioacchino Genchi che è italiano, perché c’è stata gente come Giovanni Falcone che era suo amico. Gioacchino è un tecnico della polizia, uno dei pochi rimasti che faceva bene il suo lavoro a differenza di altri, che si chiamano manganelli, che usano il manganello per scagliarlo contro la buona gente che manifesta perché non vuole inceneritori e discariche nei suoi paesi. Io sono con questa Italia: l’Italia di Gioacchino, che lotta tutti i giorni per fare in modo   che la giustizia regni sulla gente di potere e che sta controllando tutto  mettendo il bavaglio a chiunque.
Uno di questi potenti è il corruttore puttaniere Silvio Berlusconi. Sapete quello che fa i festini nelle sue ville, che invita i capi di altre nazioni e  lascia morire 75 esseri umani in mare su un barcone? un po’ come quando Erode organizzo il suo festino per far tagliare la testa di Giovanni il Battista ( visto che lui si definisce un buon cattolico e giura sempre sulla testa dei figli della signora Lario).
Perché scrivo queste cose non lo so!? so solo che in questi giorni si è tanto parlato di eroi, con tanto di bacheca e copertine per i nostri politici. Alla fine riflettendoci bene anche io ho un eroe, il mio si chiama Gioacchino Genchi.

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