Il Supramonte
è il luogo dove De Andrè venne tenuto, per 4 mesi, sotto sequestro dalla
malavita organizzata della Sardegna: la cosiddetta “anonima sequestri
sarda”. Fu sequestrato assieme alla compagna Dori Ghezzi. Il Supramonte di
Orgosolo è uno dei luoghi piu’ belli e selvaggi della Sardegna. Ruscelli,
buon vino e cibi genuini. Ed esistono gli hotels, le trattorie, i bar
e le osterie dove il visitatore trova tutto questo. In un simile contesto, il
nome di un Hotel sarebbe la cosa piu’ normale, direi piu’ bella da
trovare. L’artista con la sua compagna vennero liberati dopo un po’ di
tempo grazie al riscatto di 550 milioni di lire pagato dal papà di De Andrè.
Hotel Supramonte è un altro capolavoro di Faber. Una dolcezza di musica e
poesia. Cosa c’è di più incantevole nel descrivere la sofferenza e il dolore
con i bellissimi paesaggi del Supramonte, immaginando i ruscelli del fiume, gli
alberi e i monti con il nome della sua amata!? La gente di Orgosolo e di altri
paesi circostanti è semplice ed ospitale, solo che Orgosolo ha un primato
negativo che è il banditismo. Dopo la scarcerazione, De Andrè perdonò i
carcerieri: diceva che a volte gli toglievano le manette e li lasciavano liberi
nella stanza, dove, lui e la sua compagna si inventavano giochi per passare il
tempo e chi lo sa se non avevano anche i momenti per restare soli
nell’intimità… da un certo punto di vista i rapitori sono stati uomini. Nei
rapitori riconosceva l'onore e l'umanità che li caratterizzarono durante i
lunghi giorni della prigionia. Ma solo loro, esecutori del sequestro,
poterono godere del suo perdono. Anche dopo la condanna nel processo ribadì il
suo perdono nei loro confronti ma non la pensò allo stesso modo per i mandanti
del sequestro. I mandanti, mai trovati, che secondo De Andrè erano persone
economicamente agiate e prive di scrupoli.
SPIEGAZIONE:
“E se vai all'Hotel
Supramonte e guardi il cielo
tu vedrai una donna in fiamme e un uomo solo
e una lettera vera di notte falsa di giorno
poi scuse accuse e scuse senza ritorno
e ora viaggi vivi ridi o sei perduta
col suo ordine discreto dentro il cuore
ma dove dov'è il tuo amore, ma dove è finito il tuo amore”.
tu vedrai una donna in fiamme e un uomo solo
e una lettera vera di notte falsa di giorno
poi scuse accuse e scuse senza ritorno
e ora viaggi vivi ridi o sei perduta
col suo ordine discreto dentro il cuore
ma dove dov'è il tuo amore, ma dove è finito il tuo amore”.
Dal testo sembra che fa notare i sensi di colpa che aveva per tutto quello che stava
succedendo. Come se era sua la colpa del rapimento. Lui aveva portato in Sardegna la
compagna, e lui era il personaggio famoso che cercavano per il rapimento. La
donna in fiamme, infatti, potrebbe rappresentare Dori Ghezzi arrabbiata con lui
che, di conseguenza, si sentiva solo e abbandonato. Naturalmente sono mie
sensazioni non sappiamo cosa pensa Faber quando scrive questa canzone. Così
come penso della lettera vera di notte, magari, nei momenti della loro intimità
ma falsa di giorno con le accuse, i sensi di colpa, la solitudine quando gli
rimettevano le manette.
“Grazie al cielo ho una
bocca per bere e non è facile
grazie a te ho una barca da scrivere ho un treno da perdere
e un invito all'Hotel Supramonte dove ho visto la neve
sul tuo corpo così dolce di fame così dolce di sete
passerà anche questa stazione senza far male
passerà questa pioggia sottile come passa il dolore
ma dove dov'è il tuo amore, ma dove è finito il tuo amore”.
grazie a te ho una barca da scrivere ho un treno da perdere
e un invito all'Hotel Supramonte dove ho visto la neve
sul tuo corpo così dolce di fame così dolce di sete
passerà anche questa stazione senza far male
passerà questa pioggia sottile come passa il dolore
ma dove dov'è il tuo amore, ma dove è finito il tuo amore”.
“Grazie al
cielo……” per me ringrazia Dio perché è ancora vivo e può pensare e potere
scrivere le sensazioni che prova, senza disprezzare la terra dove è stato
prigioniero, dedicando questa lettera a tutti coloro che sono stati prigionieri
in quella splendida terra. Infatti la chiama “Hotel Supramonte” e quando
dice un “invito..” non credo che lo dica per invitare la gente ad essere rapita
ma è detto in modo sarcastico e comunque per far capire che tutto sommato non
sono stati crudeli con loro. Le ultime due righe di questa seconda strofa
sembrano una ripetizione della prima strofa, quando subentrava la solitudine.
“E ora siedo sul letto del
bosco che ormai ha il tuo nome
ora il tempo è un signore distratto è un bambino che dorme
ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano
cosa importa se sono caduto se sono lontano
perché domani sarà un giorno lungo e senza parole
perché domani sarà un giorno incerto di nuvole e sole
ma dove dov'è il tuo cuore, ma dove è finito il tuo cuore”.
La monotonia del tempo che non passava mai...
ora il tempo è un signore distratto è un bambino che dorme
ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano
cosa importa se sono caduto se sono lontano
perché domani sarà un giorno lungo e senza parole
perché domani sarà un giorno incerto di nuvole e sole
ma dove dov'è il tuo cuore, ma dove è finito il tuo cuore”.
La monotonia del tempo che non passava mai...
Caro Faber,
le cose che ti circondavano avevano il nome della tua amata, anche tu ci
hai insegnato il vero significa dell'amore, l'unica cosa che conta e che ci
resta nella vita, senza finire mai. Tutto passa ma una sola cosa resta: l'Amore.
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