martedì 13 novembre 2012

HO VISTO NINA VOLARE


Un inno alla vita di tutti i giorni. Mastica e sputa da una parte il miele e da un’altra parte la cera. Come la vita di tutti i giorni che ci riserva la durezza della fatica del lavoro per ottenere le cose belle che ci servono per vivere. Ma per Fabrizio non si tratta di questo, per lui si tratta della durezza della vita da bambino, quando incontra la sua amica del cuore, Nina Manfieri, che giocava sull’altalena. Ho visto Nina volare è proprio il racconto di un bambino, Fabrizio, che s’innamora della sua amica mentre vola sull’altalena. Da quel momento arriva il timore del padre che se lo scopre dovrà cambiar paese. Quand’eravamo piccoli tutti ci siamo innamorati e abbiamo avuto il timore dei genitori che ci scoprivano come se era una cosa proibita, una cosa strana. Infatti quando dice “stanotte è venuta l’ombra che gli fa il verso” gli mostrerà il coltello per difendersi e la sua maschera, come facevamo tutti da piccoli, quando nel lettino, la sera, avevamo paura allora pensavamo come degli eroi che dovevamo uccidere i nostri nemici e ci trasformavamo in viso.  E' quindi l'immagine di un ragazzo che vive la sua battaglia quotidiana, insieme ai suoi segreti, tra cui c'è anche lo stesso amore per Nina. Un ricordo visto da lontano, però, con la mentalità d’adulto. Infatti non è solo Fabrizio a scrivere questa canzone ma anche Ivano Fossati. E’ una canzone scritta a quattro mani ed ha un doppio senso: quello del ricordo di Nina ma anche quello della libertà di tutti. La vita di tutti. Mastica e sputa è una tradizione della città di Matera, oggi purtroppo già estinta, quasi  due secoli. Le donne più anziane dedite all'antico mestiere dell'apicoltura, sembra che usassero masticare fettine di favo, all'uopo preparate, per ore ed ore, ottenendo in tal modo la separazione del miele dalla cera. Queste due preziose sostanze venivano quindi espulse dalla bocca in appositi recipienti, e quindi, pronte per l'uso. Ecco allora il doppio senso che coincide con le fatiche della vita nel realizzarsi con il lavoro. La musica è un via vai, come un dondolare sull’altalena, proprio come faceva Nina. 


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