Cari giovani
,
scrivo per
denunciare pubblicamente le mezze verità dette da “i Giovani Democratici di
Rosolini”, e l’uso strumentale di una dichiarazione provocatoria di Beppe
Grillo (“ la mafia non strangola le proprie vittime,a differenza dello
Stato”….),poi ripresa dal dott. Grasso,estrapolata ad arte da un discorso ben
più ampio, che sicuramente i Giovani
Democratici di Rosolini non avranno nemmeno letto.
Intanto, il
fine della frase incriminata era quello di dimostrare che la politica ha più
responsabilità della mafia, nel senso che non è la stessa cosa, a livello
sociale e sociologico, se, per esempio, a rubare sia un ladro o una guardia.
È altresì
controproducente usare il dottor Grasso, in maniera strumentale contro il
movimento di Grillo. Volete che vi suggerisca io tutte le dichiarazioni di
altri magistrati antimafia (Ingroia, Caselli, Di Matteo, Lari, Bocassini,
Forleo, Scarpinato, ecc) contro la politica giudiziaria “ballerina” del PD???
Non vi converrebbe; vi riempirei la bacheca. Forse leggete o vi fanno leggere
solo le cose non troppo scomode??? Perciò, utilizzare a pretesto Grillo su
questi temi, proprio per voi del PD, è stato un autogol clamoroso; come se
Riina desse del “delinquente” ad un povero ladro di galline.
Inoltre,
perché non illustrate ai giovani tutte le leggi-vergogna in tema di mafia alle
quali non vi siete opposti, o che addirittura avete votato???
In quei
giorni non li compravate i giornali, o le “vostre” edicole erano chiuse???
Cari
“democratici” ora vi elenco io alcuni vostri provvedimenti alquanto “strani”.
A)
La misteriosa chiusura delle supercarceri di Linosa e dell’Asinara.
B)
Le leggi che il vostro emblema di legalità, l’onorevole Violante, si è fatto
venire in mente. Quando lo avete portato a passeggio per le vie di Rosolini,
perché non gli avete fatto qualche domanda, voi che siete sapientoni???
Potevate chiedere della legge che porta proprio il suo nome; quella legge sulla
privacy che rese inutilizzabili i tabulati telefonici del periodo delle stragi
(roba da servizi segreti deviati e da segreti di Stato inviolabili). O ancora,
potevate chiedergli se era confuso, quando ebbe il coraggio di proporre la
dissociazione per i mafiosi, dopo che eroi come Falcone e altri erano morti
lottando anche per un maggior rafforzamento invece della collaborazione di
giustizia. Fortunatamente, eroi come Falcone e Borsellino, non appartengono a
tutti; perché un merito della storia è che essa, almeno, dà torto e dà ragione.
C)
La legge Napolitano-Fassino, che mise il limite di centottanta giorni per le
dichiarazioni dei pentiti; una cosa vergognosa, osteggiata dai maggiori tecnici
del settore. Ma i vostri “tecnici di fiducia” non ve l’hanno mai spiegata???
D)
Le varie leggi “mafiose” approvate da Berlusconi, anche con i voti dei vostri
deputati, che poi puntualmente cadevano dalle nuvole, arrivando a dire che “non
avevano capito bene il testo”. Potevate spiegarglielo voi… O potevate
telefonare loro, quando permettevano a Berlusconi di votare leggi
delinquenziali con maggioranze risicate, mentre i vostri cari democratici
“stranamente” erano in bagno o a “fare la spesa” come Lusi.
Inoltre, vi
consiglio di suggerire dei buoni neurologi per i vostri “compagni” di partito
(attuali ed ex) come Violante, Mancino ed Ayala, che ricordano le cose solo a
rate, e solo quando vengono chiamati in causa dal figlio di un mafioso come
Ciancimino. Un mafioso che dice mezze verità, e dei politici che dicono mezze
bugie, contraddicendosi tra loro come i più umili ladruncoli che non riescono
nemmeno a mettersi d’accordo dopo aver rubato le banane.
Vi conviene
vivamente sperare che non si arrivi mai alla verità sulle stragi, perché
qualche vostro dirigente potrebbe d’un tratto scomparire, così non potrete più
pubblicare questi link vomitevoli. Concludo suggerendovi di far venire a Rosolini,
oltre a Rita Borsellino (persona per bene, da me stimata) anche qualche altro
parente del giudice che vi dirà qualcosa in più. Anzi, meglio di no, non vi
converrebbe…
Vi consiglio
in ultimo di ammirare umilmente Grillo: almeno lui fa ridere, voi, dopo tutte
queste sconfitte, fate solo piangere.
P.s. Non
risponderò a nessun vostro ulteriore commento a codesta lettera, perché fatti,
circostanze e persone, sono facilmente riscontrabili da tutti (su libri,
riviste e sulla rete); e perciò rispondono a verità. E la verità è come la
morte: o si è vivi o non lo si è; perciò la verità o si dice tutta, o sennò non
si può definire tale.
O meglio, la
verità è come la mafia: o si è mafiosi o si è contro la mafia… SEMPRE E
COMUNQUE!!!
Con affetto,
ma discutibile stima
Il compagno
Santacroce