domenica 25 settembre 2011

ARTICOLO PUBBLICATO NEL CORRIERE ELORINO DEL 16 SETTEMBRE pag 6


Carissima dottoressa Santina Giannone,
 le scrivo in riferimento all’articolo che lei ha pubblicato nel Corriere Elorino dell’ 1 Settembre, riguardante il tema dello scontro tra Gennuso e Savarino e di come la gente sia narcotizzata. Sono d’accordo con lei quando dice che la gente si sta distraendo per parlare di questi pettegolezzi. Queste comari di cortile sono coloro che hanno portato e stanno continuando tuttora a portare alla rovina il nostro paese.
Ci possiamo consolare dal fatto che, come diceva sempre lei, ci siamo allineati alla politica nazionale (“allineamento cosmico”, lo chiamava un noto politico rosolinese), che però non sa dove trovare 55 miliardi di euro per la manovra finanziaria.
Comunque sia, io penso che questa gente ha i giorni contati nel nostro paesino. E sa perché? Perché quando cammino per le nostre vie, vedo ragazzi svegli, e non vecchi narcotizzati che ancora mi parlano di scambio di voti, di come fare le gare d’appalto, di come risolvere il problema della spazzatura, perché la mafia non ti permette di fare la raccolta differenziata e bisogna stare attenti che non ti bruciano i contenitori e via di seguito. Io vedo ragazzi che a tutto questo non ci stanno. Che non vogliono più questo sistema corrotto, governato anche da gente che ha, o ha avuto, problemi con la giustizia. Vedo ragazzi con idee, che sono critici verso la mala gestione del paese. Che amano la loro città, che purtroppo pian piano, però, diventa terra arida. Che la vogliono difendere a tutti i costi e che non vogliono lasciarla sol perché non offre nulla per il loro futuro. Un esempio sono i ragazzi dell’associazione Eskimo, o l’associazione Arci Locomotiva, o ancora l’Officina Culturale Leonardo da Vinci.
 Io non voglio diventare anarchico, ma mi stanno costringendo a esserlo; è una questione di ideali, perché non ce la faccio più a subire le incompetenze dei politici e lo spreco di denaro pubblico, e mi fanno ridere quando ne becchi uno di loro che ti dice che lui ci mette la faccia, e perché non lo faccio io, visto che sempre parlo. Io so solo che pago regolarmente le tasse. Da questo momento ho una proposta da fare al “SINDACO” e alla sua “giunta” di politici competenti, perché di questo stiamo parlando, di competenza:

1)  SPAZZATURA: aggiungere il sacchetto marroncino per l’umido e quello nero per l’indifferenziata. Aggiungere i bidoni neri per i condomini riguardo l’indifferenziata. Il sacchetto marroncino deve essere con chiusura ermetica e inodore, e finiamola con la storiella del secchio marrone: nei condomini non è possibile! Mettere il codice a barre individuale nei sacchetti e prevenire eventuali infrazioni da parte dei cittadini pigri e se necessario multarli.

2)  TECNOLOGIA, WI-FI per tutti...- NON CON LE SOLE PAROLE DEMAGOGICHE- soprattutto nelle piazze e nei posti strategici, dove ognuno può collegarsi in rete gratuitamente a spese del Comune, visto che spende  esponenzialmente di più con i telefoni che ha nei vari uffici pubblici. Con la rete WI-FI, fatta da gente competente, non solo risparmia il Comune, ma la gente può fare la disdetta alla rete adsl ed avere qualche soldino in tasca in più a fine mese. Questo si chiama  COMUNE.

3) Mettere nei tetti degli uffici e delle scuole comunali il fotovoltaico. Se ci sono terreni inutilizzati di proprietà del Comune, proporre di fare delle piccole centrali fotovoltaiche per il paese.

P.S. non è utopia, sono cose fattibili che diversi comuni d’Italia già fanno.
E un’ultima cosa: non fate il WI-FI nei terreni e tetti di sindaci, vice sindaci e assessori, per non fare spendere più soldi ai cittadini.
Come promemoria dovete rileggere sempre la prima parte dell’articolo. Eventualmente se proprio cercate un tetto privato, io offro il tetto di casa mia almeno per una volta non è un politico a goderne dei profitti. IO SONO STATO IL PRIMO A DIRVELO. Iniziate a contare i giorni perché il governo nazionale vi sta accelerando i tempi.
                                                                                                            
                                                                                                                Pietro Santacroce

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