venerdì 31 dicembre 2010

COSA C'E' DI PIU' MERAVIGLIOSO!


 Passare un’intera giornata con i miei ragazzi non ha prezzo. E così ieri sera, dopo una giocata a carte, Carmelo, come d’incanto, all’improvviso, d’impulso, ha detto: “scampagnata domani a casa di Peppe”. Giuseppe a casa sua m’invita sempre e così ho accettato. Ognuno ha fatto la sua parte, io ho cucinato la pasta che ho chiamato “pasta buttata mattoni mattoni”, perché era cucinata senza soffritto e mangiata senza formaggio, qualcun altro ha arrostito la carne e qualcun altro ancora ha lavato i piatti. La parte più spettacolare è avvenuta dopo, quando i ragazzi sono andati a giocare a pallone in un bellissimo campetto curato con prato inglese. Volevo restare a guardare lo spettacolo che davano tra le entrate acrobatiche e i falli, tra le risate che si facevano e che mi facevano fare. Avevo proprio deciso di osservarli restando a pensare a come sono cresciuti e come sono cambiati dalla prima volta che li ho conosciuti. È proprio così, li osservi! C’è una cosa che mi rattrista il cuore: non puoi osservare una cosa fino all’infinito. Allora sei costretto a prendere una decisione: o diventi protagonista anche tu, o rimani spettatore, solo che da spettatore non sai se, un giorno loro, si ricorderanno di te, di come cucinavi per loro, o educavi. Così ho deciso di buttarmi nella mischia e di giocare a pallone con loro. Devo dire che l’ho spuntata bene tra qualche doloretto alle ginocchia e qualche gollonzo. E si! Ne è passato di tempo da quando avevano dieci anni e ormai il tempo ne segna sedici. Cosa c’è di più meraviglioso di passare una giornata con propri ragazzi, a trentasei anni, dopo che la vita ti ha dato uno schiaffo morale e che sai che non potrai mai più tornare indietro, cosa c’è di più meraviglioso! 





     

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