mercoledì 25 novembre 2009

ADESSO LASCIAMO PARLARE IL CROCIFISSO


“Mi volete nelle aule di governo...!” : anche se non ci fosse la mia immagine appesa, mi vedreste crocifisso in tutte quelle leggi emanate che non tengono conto degli ultimi e dei più poveri!
“Mi volete nelle aule dei tribunali...!” : anche se non ci fosse la mia immagine appesa, mi vedreste crocifisso in tutte le sentenze che emette senza la passione per la giustizia e la verità ricercata spesso con mezzi disonesti e offensivi alla dignità umana!
“ Mi volete nelle aule delle scuole...!” anche se non ci fosse la mia immagine appesa, mi vedreste crocifisso nei vostri testi dove la storia è raccontata dalla cultura dominante e al servizio di essa!
“ Mi volete nelle sale delle aziende...!” anche se non fosse la mia immagine appesa, mi vedreste crocifisso nei salari dei lavoratori esclusi, per arroganza ed egoismo dei padroni, dalla cogestione e partecipazione agli utili provenienti dai beni che andrebbero condivisi secondo la mia parola e il mio esempio!
“Mi volete ciondolante al vostro collo, sul vostro petto...!” : anche se non mi appendeste a nessuna parte del vostro corpo, mi trovereste ugualmente crocifisso in voi ogniqualvolta vi negate di essere voi stessi nella libertà e nella fraternità più solidale che prorompe feconda solo in rapporti di uguaglianza!
L'unica immagine vivente che ho scelto fin dall'inizio e per cui la classe dominante mi ha crocifisso è l'uomo nella sua quotidiana sofferenza!

2 commenti:

  1. Rita Fratantonio27 novembre, 2009 18:34

    Il crocifisso non deve essere necessariamente appeso in qualche parete per ricordarci come bisogna agire se si sceglie di essere cristiani.

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  2. E' così.
    Sono daccordo con Rita.
    Toccante e profondo questo pensiero.
    Ciao_
    Roby

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