domenica 11 ottobre 2009

CHI SONO IO?


Quante volte capita di trovarsi soli, e mentre pensi ti viene il dubbio di dove andremo, da chi andremo e chi saremo un giorno!? Tra l'angoscia per la solitude e l'ansia per gli amici che ti mancano, o per un caro che non puoi più vedere. A me succede spesso e molte volte mi chiedo: Ma io, chi sono davvero? quando questo interrogativo comincia a risuonare nella coscienza di una persona, le cose cambiano necessariamente. Magari devo constatare che io, che mi credevo tutto d'un pezzo, in realtà sono a pezzi.. E come posso maneggiarli, questi pezzi, che appaiono così differenti tra loro, tanto da sembrare appartenere a realtà diverse?  Allora ecco, mi viene in mente questo pezzo di una poesia di Bonhoeffer:


"Sono io veramente ciò che gli altri dicono di me?
O sono soltanto quale io mi conosco?
Inquieto, pieno di nostalgia, malato come uccello in gabbia,
bramoso di aria come mi strangolassero alla gola,
affamato di colori, di fiori, di voci d'uccelli,
assetato di parole buone, di compagnia
tremante di collera davanti all'arbitrio e all'offesa più meschina,
agitato per l'attesa di grandi cose,
preoccupato e impotente per l'amico infinitamente lontano,
stanco e vuoto nel pregare, nel pensare, nel creare,
spossato e pronto a prendere congedo da ogni cosa?

Chi sono io?
Oggi sono uno, domani un altro?
Sono tutt'e due insieme? Davanti agli uomini un simulatore
e davanti a me uno spregevole vigliacco?
Chi sono io? Questo porre domande da soli è derisione.
Chiunque io sia, tu mi conosci, o Dio, io sono tuo!"
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