martedì 18 agosto 2009

UN DONO SUPREMO

Sono stanco di parlare sempre di politica e delle cazzate che combinano i politici nella nostra terra che è diventata ormai arida come il deserto. Oggi voglio cambiare discorso, voglio parlare dell’AMORE; qualcuno di voi ha mai letto il libro UN DONO SUPREMO Di PAULO COELHO? Se non l’avete letto, è un libro che consiglio. Questo libro è una meditazione dell’inno all’AMORE di San Paolo (1 cor 13,1). L’AMORE, il dono più grande delle tre virtù teologali (la fede , la speranza e la la CARITA’). Come dice San Paolo anche se avessi abbastanza fede da potere spostare le montagne, a nulla mi gioverebbe se non avessi l’AMORE. Scomparirà tutto nella terra, moriremo ma alla fine ciò che resterà sarà l’amore. L’amore che abbiamo lasciato durante la nostra vita. E allora vi voglio riportare uno spezzone del libro che mi ha colpito molto:

“ L’Amore è qui: esiste in noi adesso, in questo preciso momento. Non è qualcosa che ci verrà dato dopo la morte. Al contrario, avremo pochissime occasioni di apprenderlo durante la vecchiaia: dobbiamo ricercarlo e praticarlo ora.” “Io ho già visto tutte le cose belle che Dio ha creato. Ho già quasi apprezzato tutti i piaceri di cui un uomo può godere. Eppure, volgendo lo sguardo al mio passato, rintraccio soltanto quattro o cinque momenti –assai brevi- nei quali sono riuscito ad imitare, in maniera assai povera l’Amore di Dio.

Questo è quello che cerco di fare capire ai miei ragazzi durante gli incontri di post-cresima. Verremo giudicati per il bene che abbiamo evitato di fare. Mi viene in mente una frase del vangelo quando dice che è più facile far passare un cammello nella cruna di ago che un ricco nel regno dei cieli; sapete perché? Perché i ricchi per me, sono proporzionati al bene che hanno evitato di fare in vita. Quando si parla di ricchi… mi vengono in mente certe persone che, se non si levano la trave dall’occhio, non gli basteranno 10 vite per rimediare a tutto ciò che hanno fatto per arricchirsi. Ops scusate, avevo detto che non dovevo parlare di politica, vedete è più forte di me. A buon intenditore poche parole.

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