venerdì 21 agosto 2009

Che cos'è il LAVORO?

Gli operai sono il lusso che splende in vetrina, sono il pane quotidiano, sono coloro che vendono speranze se trovano coloro che le comprano.
Il lavoro umano ha perso il suo vero significato, come nel caso della vita. Quanti lavoratori vedono nel lavoro solo una dura fatalità e un puro mezzo per guadagnarsi da vivere, piuttosto che un bene per la crescita personale e sociale!? Giovanni Paolo II, il papa operaio, richiama l’attenzione sul lavoro come aspetto fondamentale della vita umana, proprio quando la rivoluzione tecnologica sta cambiando profondamente sia il processo produttivo, sia i rapporti del lavoro con l’uomo. Il fondamento per determinare il lavoro umano non è prima di tutto il lavoro che si compie, ma il fatto che colui che lo compie sia una persona. Il lavoro è per l’uomo, e non l’uomo per il lavoro. Magari per uno come Berlusconi o Tronchetti Provera non è così anche se si sentono ottimi cattolici. Occorre riconoscere che il vero soggetto della produzione è l’uomo;


Il lavoro in primo luogo è un atto della persona, deve servire alla realizzazione della sua umanità.
In secondo luogo è un atto creativo, mediante il lavoro l’uomo partecipa all’opera della creazione. Quando si parla di atto creativo bisogna fare molto riferimento all’inizio, alla genesi, sia da un punto di vista scientifico, sia da un punto di vista religioso. Tutto è stato fatto per l’ UOMO.


Esiste il vangelo del lavoro nella dottrina sociale della chiesa, questo per tutti quelli che si sentono e non si sentono cattolici, non importa la religione, è un ottimo evangellion. Il vangelo del lavoro ci fa conoscere che il sudore e la fatica, compagni inseparabili d’ogni attività umana, anziché abbruttire l’uomo, lo nobilitano e lo rendono collaboratore di Cristo, l’uomo del lavoro per eccellenza nella sua opera di liberazione e di redenzione dell’umanità.

A che cosa ci siamo ridotti ormai! Dov’è l’uomo? Un tempo Gesù disse: “ è l’uomo per il sabato o il sabato per l’uomo?”

Che cosa è il lavoro umano? Ancora oggi c’è gente convinta che è la furbizia che fa la ricchezza individuale. Se io lavoro devo dire grazie a chi è più furbo e intelligente di me che mi fa lavorare a un prezzo accessibile appena per comprarci il pane, per non parlare dello sfruttamento del lavoro minorile. Il problema dello sfruttamento del lavoro minorile è globale, riguarda ormai ogni angolo della Terra, mentre il datore di lavoro va in giro con la Ferrari… Per quanto possa sforzarmi non riuscirò mai a capirli, vanno in chiesa prendono il Pane di Vita a testa alta e il suo operaio non ha nemmeno i soldi per comprare i libri per i suoi figli. Lo Stato cosa fa? Lo Stato chi è? Forse quello che chiude la porta in faccia ai sindacati. E’ tutto vuoto. Vanità delle vanità direbbe il Quolet.



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