lunedì 6 luglio 2009

PUO' LA FEDE CAMMINARE CON LA SCIENZA?

Durante il campeggio che abbiamo fatto col mio gruppo,dal 29 giugno al 2 luglio 2009, abbiamo parlato del tema fede- scienza. Ecco cosa hanno scritto i miei ragazzi dopo gli incontri tenuti da Don Stefano:

"L’universo, così incredibilmente affascinante e misterioso, e all’apparenza caotico … è così che viene visto da noi, qui sulla terra, ma se osservato da lontano ci accorgeremo che non è altro che un disegno perfetto frutto di una mente superiore: Dio!
È questo l’argomento che ha fatto si che il nostro campeggio diventasse unico e coinvolgente, proprio perché abbiamo potuto approfondire il tema della creazione osservando due punti di vista differenti: quello della religione e della scienza.
La scienza sostiene la teoria chiamata Big-Bang. È infatti da questa esplosione che tutto ha avuto inizio: stelle, satelliti, galassie e pianeti.
Il processo che ha portato alla nascita della vita è durato milioni di anni e secondo gli scienziati è dovuto ad uno straordinario caso, ovvero all’unione di particolari gas., la prima forma di vita sulla Terra nacque nell’acqua, proprio perché essa non era circondata all’esterno da uno strato di ozono che oggi ci protegge dai dannosi raggi ultravioletti emanati dal sole. Con il passare degli anni si è sviluppata la prima forma di vita anche sulla terra ferma. Secondo numerosi studi l’origine dell’uomo deriva dall’evoluzione delle scimmie.
Questa tesi sembra contraddire il pensiero religioso. Secondo il primo brano della Genesi, Dio, infatti, avrebbe creato il cielo, la terra, ed ogni creatura in 6 giorni e durante il settimo girono , invece, si riposò ammirando il creato. In un secondo brano, scritto da un autore diverso e in un secolo diverso, Dio invece avrebbe plasmato l’uomo con polvere del suolo e soffiato nelle sue narici un alito di vita.
Entrambi i brani, se letti superficialmente, appaiono irreali. Sarebbe assurdo accoglierli come fatti realmente accaduti, come assurdo sarebbe anche pensare, come fa l’autore biblico, che le stelle siano puntini luminosi attaccati ad una coltre celeste.
Come superare queste apparenti contraddizioni tra pensiero religioso e scientifico?
Per capire la Bibbia bisogna partire dal presupposto che essa non è un libro scientifico capace di spiegare il modo in cui è stato creato il mondo, ma un testo religioso dove Dio rivela agli uomini il mestiere e la vita e il perché delle cose.
In essa, quindi dobbiamo trovare l’essenza della parola, proprio come uno scrigno dove non è importate l’involucro ma il contenuto. Dopo aver capito ciò, non è difficile spiegare, ad esempio, il significato dei sei giorni della creazione. Essi sono simbolici paragonandoli a 6 gradini da scalare per arrivare all’uomo. L’uomo infatti è l’apice della creazione, tutto è stato creato per lui, donato a lui perché se ne potesse curar. Il settimo giorno è quello della contemplazione, solo attraverso gli occhi dell’uomo si può ammirare il creato e riportarlo a Dio.
Seguendo questo pensiero infatti è facile capire che Dio non ha creato le cose ad una ad una, ma semplicemente sprigionato un’energia iniziale che ha dato origine al Big-Bang e di seguito a tutto l’universo. Molti scienziati, che prima erano atei e ora si sono convertiti, dicono che Dio è l’idea, la dirompente forza d’amore, la causa prima di ogni cosa e che ha fatto tutto per l’uomo.
Per concludere, la fede e la scienza non si escludono a vicenda, ma camminano su binari paralleli e sono due ali che solo insieme permettono all’uomo di volare verso Dio."

1 commento:

  1. Marianna Buscema08 luglio, 2009 12:56

    hai dei ragazzi in gamba e sapere che ad ogni età ancora in tanti
    vogliono soffermarsi a riflettere su Dio vuol dire che c'è sempre
    speranza per l'uomo e per la sua umanità!!creare un laboratorio
    costante di idee e parole è una cosa importante e nella piaza virtuale
    che hai creato c'è spazio per la crescita di tutti!!!buon lavoro

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